Basta scherzare, quando è troppo è troppo! Oltre ai reiterati "blocchi" dal 1 luglio 2007, la Regione Lombardia vorrebbe dare uno stop definitivo alle moto non catalizzate. E c' è il rischio che altri prendano la stessa strada. Decisioni palesemente incostituzionali, basta leggere l' articolo 120 della Costituzione Italiana
Ogni limite ha una pazienza, diceva Totò, è chiaro che siamo arrivati al limite della nostra pazienza. In questi anni dalla burocrazia e dai governi che si sono succeduti abbiamo subito troppe discriminazioni ingiustificate e soprattutto ingiustificabili.

Il tema è sempre quello che si ripete ogni anno, ma ogni anno qualcuno trova la maniera di calpestare ancor più i nostri diritti, e non ultimo, il nostro diritto a vivere una vita serena e felice.

 Già ci sono tante difficoltà, per noi la Vespa è una passione che ci regala momenti di felicità, ma se le cose continuano così, felicità e serenità si scontreranno con le leggi frettolosamente scritte da chi non sa cosa si provi a vivere una vita sana e e semplice.

La vita sana e semplice, per noi è fatta di piccole cose, passioni che oltre a mantenere vivo e circolante quel poco che resta del grande patrimonio storico e culturale della nostra amata Italia, patrimonio del quale nessuno sembra curarsi con l' andazzo dell' usa e getta, ci regala appunto momenti di gioa, di aggregazione, ...di sorriso, quando, in sella alla nostra Vespa, siamo osservati con un pizzico di invidia dalle persone che ci osservano.

 Ci accontentiamo di poco, giriamo tra i ferrivecchi e i mercatini, poi impieghiamo mesi per riportare all' originale funzionalità e splendore la Vespa, con tanta passione che traspare dai nostri occhi, al punto che non in pochi speculando, si sono messi a vendere ricambi a peso d' oro, ma possiamo anche sopportarlo, quello che proprio non è tollerabile è che che qualche persona male informata, o in mala fede, voglia impedirci di circolare.

Chi mantiene in vita quel che resta della Vespa, certo non è un grande "consumatore" e la società attuale è studiata in funzione dei "consumi", quindi noi siamo cittadini un po' scomodi.

Ecco allora, dietro la nobile motivazione di facciata, della tutela della qualità dell' aria, come farci fuori: imponendo blocchi alla circolazione dei veicoli non catalizzati o non conformi alle normative euro 1 2 3 4 ecc. Ma pensiamoci un po', quante auto e moto vecchie, cosiddette "inquinanti" ( ricordiamo che per loro vige più che mai la revisione bollino blu ad attestarne la conformità agli standard stabiliti) vediamo circolare tra le migliaia e migliaia di nuove? Una su 2000? Non io ne vedo meno, non so dire quante, ma di auto non Euro ne sono rimaste poche unità, così come sono rimaste purtroppo pochissime Vespe Classiche sulle nostre strade. Pensiamo poi che la Vespa con un litro di benzina può percorrere e superare 50 Km, che alle revisioni alle quali siamo costretti a sottoporle ( con stress meccanici ingiustificabili per Veicoli Storici) passiamo sempre con un 10 e lode, e di solito il tecnico ci dice, forse scherzosamente, che la nostra Vespa inquina meno di un euro 4,  per sottolineare il fatto che le emissioni nocive sono quasi non misurabili, del resto da un motore così piccolo e ben progettato è normale,.

Allora perchè accanirsi contro di noi, ammesso e non concesso che inquiniamo, in quanti siamo rispetto l' intero parco circolante?  E qualcuno ha mai ammesso che le polveri sottili derivano si anche dagli scarichi dei veicoli ( volendo dimenticare le vecchie caldaie a gasolio e a carbone, le industrie e tutto il resto..) ma in gran parte dal consumo dei pneumatici ( euro o non euro, si cosumano allo stesso modo) dalle sabbie che arrivano col vento dal deserto e quant' altro?

Purtroppo le stesse associazioni che dovrebbero difendere i nostri diritti, pur incassando ogni anno la quota associativa, sono latitanti. Chio riesce ad ottenere una loro risposta può ritenersi molto fortunato, io personalmente, su questo scottante tema, di risposte non ne ho mai ricevute.

Allora cosa dobbiamo fare, subire ancora e chiudee in cantina la nostra Vespa o per i pochi più fortunati, l' auto diventata d' epoca?

Giammai! Dovremmo invece unirci e farci sentire, sfruttare tutti i media, giornali, telegiornali, volantini, email, magari organizzare grandi, ma veramente grandi manifestazioni per fare si che chi ci governa rispetti anche i nostri diritti, ricordiamoci che siamo contribuenti con diritti e doveri.. La cosa importante è non eccedere e restare nei limiti della piena legalità, dimostriamo di essere migliori e più rispettosi di chi ci vuol male.

 

Alcune lettere di motociclisti che hanno scritto alla FMI

La manifestazione del 25 novembre 2006 a Milano

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