Ecco alcune significative lettere pubblicate nel numero di ottobre 2006 dalla rivista Motitalia, che viene inviata a tutti noi associati alla Federazione Motociclistica Italiana, sempre in merito alle intenzioni di vietare la circolazione dei veicoli ( auto, moto, scooter) non catalizzati in Lombadia e altre regioni
Ritengo che questa
legge (in realtà è una proposta di legge regionale, riferita alla
Lombardia, ndd) sia anticostituzionale, un’imposizione che rischia di
far sparire, a parte la mia moto, tutte quelle di interesse storico. Prima
di prendere una decisione così drastica, si potrebbe cercare una
soluzione tecnica, quale ad esempio dei filtri antiparticolato che
trattengano i residui inquinanti emessi dai modelli Euro O.
Danilo M, Milano Abito a Roma e
posseggo una moto ultraventennale che dal prossimo anno rischio di non
potere più utilizzare. Non riesco a capire perché vogliono vietare la
circolazione solo a determinati tipi di mezzi, lasciando a tanti altri,
molto più inquinanti la possibilità di poter circolare liberamente.
Sarebbe forse più giusto estendere questo divieto a tutti i mezzi che non
rispettano determinati parametri di emissione.
Fabio V, Roma Il disegno di legge
proposto da Formigoni non solo costringerà tutti i possessori di mezzi
Euro O ad affrontare una nuova spesa per dotarsi di un mezzo nuovo o più
recente, ma porterà alla distruzione di un patrimonio significativo, come
quello delle moto d’epoca. Altrettanto grave sarà il danno economico
anche per i meccanici e i punti vendita specializzati.
Yuri C, Assolutamente non
riesco ad accettare che qualcuno possa privarmi della libertà di
circolare con la mia moto. Credo che bisognerebbe organizzare una sfilata
di moto non catalizzate e manifestare sotto gli uffici della regione
Lombardia.
Vincenzo M, Pavia
Sono possessore di
due moto che, in base a quanto dispone il disegno di legge della
Lombardia, in futuro dovrò buttare via. Credo che ciò non sia giusto, e
per svariati motivi.
li
primo è sicuramente di natura economica. In fatti, solo dopo tanti
sacrifici ho potuto acquistare queste due moto. Se l’obiettivo è
eliminare una fonte di inquinamento, credo che ce ne siano altre, forse
anche di entità superiore, su cui sarebbe il caso di atti va rsi. In
fine, credo che possa derivare anche un danno di natura economica per il
settore turistico regionale. Sono tanti i motociclisti stranieri che
scendono ogni anno in Italia per visitare le nostre zone. Con questo
divieto, invece, finiranno inevitabilmente per scegliere delle mete
alternative. Massimiliano B, Posseggo diverse
moto, tutte in regola con il tagliando, ma che non rispettano i parametri
Euro O. In base a questa nuova legge dovrò liberarmene, e mi chiedo: quali saranno gli
incentivi per rendere un po’ meno amara la “pillola”? Perché non si
interviene su altri fonti di inquinamento?
Paolo V Secondo me il
provvedimento che la regione Lombardia vuole applicare è assurdo. Ritengo
che le emissioni di inquinanti da parte deile moto siano minime. Le due
ruote danno anche il vantaggio di fluidificare il traffico. Una grande
città come Londra, infatti, le ha esentate dal ticket di ingresso in città.
G.
R
La moto è l’unico
mezzo di locomozione di cui disponga e che uso 365 giorni all’anno. Ho
davvero dei forti dubbi sul fatto che la mia moto possa inquinare più di
un autobus cittadino. Vivo in provincia di
Bergamo ed ogni giorno faccio il pendolare per andare a lavoro, nel centro
di Milano. Le due ruote sono l’unico mezzo per potermi muovere ed
evitare di trascorrere ore nel traffico. Vietando la circolazione alle
moto Euro O, il problema inquinamento non si risolve, I possessori di
queste moto, infatti, saranno costretti ad acquistare un altro mezzo a due
ruote o, nel caso non possano permetterselo, saranno costretti ad
utilizzare la macchina per spostarsi. Di conseguenza, l’inquinamento non
si ridurrebbe, e la viabilità diventerebbe ancora più critica.
Simone G, Bergamo Sono possessore di
sei moto d’epoca, che in tutti questi anni ho restaurato e conservato
nelle migliori condizioni possibili. Le utilizzo davvero poco, solo per
brevi gite. Non capisco perché dovrei rinunciare al piacere di guidarle
e, soprattutto, assistere alla loro svalutazione economica.
Alessandro Rossi, Schio
Abito in un comune
dell’ hinterland milanese, sono un appassionato di moto d’epoca e sono
preoccupato per le decisioni che vorrebbero attuare i dirigenti della
regione Lombardia in merito alle leggi antinquinamento.
Massimiliano C
Non riesco a capire
questo accanimento contro i motociclisti.
Stefano Boerio, posta elettronica Il problema esiste,
per la Lombardia e per la città di Roma. Stiamo lavorando per cercare una
soluzione. Al momento non siamo in condizione di aggiungere altro, nè
vogliamo fare promesse avventate. Sicuramente, sapere che abbiamo molti
Tesserati che ci “pressano”, costituisce un elemento in più per
provare a vincere anche questa volta. Grazie, dunque, a
tutti quelli che ci hanno scritto.
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