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poeta
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Prov.: Roma
Città: roma
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Inserito il - 03/12/2013 : 19:58:51
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Roma, anni 70...
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un posto al centro del mondo, al centro del mirino, la disuguaglianza stridente di palazzine signorili e periferie degradate ancora inquinate da vecchie baracche, favelas nostrane che si alimentano dell'acqua erogata da un "nasone"*, di piccola delinguenza e troppe dosi di neve...
Una gioventù più che bruciata arsa a fuoco lento, consumata senza troppo clamore, sempre in cerca di uno "scippo" che renda il quotidiano buco più facile...
Le moto e le auto sono quelle bellissime che anche noi oggi appassionati cerchiamo, in vero è un mondo di fiat 128 e 127, le alfa e le lancia sono altrove, qui solo 1100 sgangherate e qualche pulmino delle poste dismesso carico di vecchie reti e cianfrusaglie...
Cianfrusaglie e rottami che troveranno sulla piazza del mercato storico di Porta Portese in Roma un sicuro acquirente...
C' è di tutto qui da vecchi mobili a quadri antichi e la foto originale nuda di Brigitte Bardot (come da famosa canzone), ma soprattutto c'è il banco di Bella Chioma con i ricambi Vespa...
la domenica sia ignari ragazzi dei quartieri bene che piccoli ladruncoli si ritrovano davanti al suo banco, chi per un cilindro che spinge , chi per l'ennesima "sola"* [fregatura]...
Inesauribile banco pieno di motori, ciò che i Vigili sequestrano si riversa qui, come la cloaca massima che tutto ingoia e riversa...
Roma è piena Vigili, piena di Vespe truccate, piena di vita e di morte, c'è tutto e di tutto di più... ma lo spazio è poco e ciò che viene sequestrato viene dato a peso di ferro al rigattiere, ma il ferro costa poco mentre i ricambi....
Scocco cerca un buon cilindro, non serve che sia veloce ma rapido, si apposta davanti alla Posta attendendo la vecchia che ritira la pensione, un cilindro 90... sa come e cosa fare per certo...
Nella moltitudine di umanità che sciama tra i banchi bella chioma è un riferimento per i ragazzi, un punto di incontro "se ci perdiamo ci vediamo al banco di bella chioma!"...
a quel banco anche io ci sono stato ricordo... erano gli anni 80', di vespe capivo nulla, il cilindro da 125cc a prezzo irrisorio, durerà il tempo di un giro ma imparai più da quel cilindro che non a scuola!
certo... il banco è fatica, il banco richiede attenzione, il ferro pesa ed i mariuoli sono sempre in agguato, non c'è giorno che un carburatore non manchi all'appello...
ma i figli si sa come sono...
uno si sfracellò la gamba proprio su una vespa,
un altro si perse a Cuba,
l'altro diseredato, disgraziato si perde nella melma...
pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, al freddo di un banco sulle sponde del tevere, nel caldo dell'estate, nel gelo dell'inverno, anno dopo anno....
Oggi il degrado parla slavo... la nuova droga fa meno vittime ma lobotomizza, le baracche sono solo più nascoste e nessuno ti scippa più la borsetta, che i soldi quelli veri sono roba del passato!!
Oggi c'è internet, un buon posto per fare acquisti, i social network o come cavolo si scrive, che danno consigli... il più sciagurato cammina con le Adidas ai piedi al pari del figlio dell'avvocato!!!
Le fontanelle "i nasoni" sono sempre lì, l'acqua vi scorre ancora via come il tempo, le vespe e le vecchie auto fanno capolino solo il sabato se c'è sole, il resto del parco macchine è tutto revisionato, tutto catalizzato, anonimo, asettico, gelido...
Mentre me ne stò qui con tal Robero di 60 e passa anni a farmi raccontare avido vecchie storie di una città che ho vissuto senza vedere, che ho percorso senza toccare...
già perché l'ipocrisia è rimasta tale anche dopo 30 anni, ancora oggi è fin troppo facile voltarsi per non vedere, nascondere, nascondersi, è un pregio/difetto della metropoli, il numero che protegge, la massa che nasconde, come in uso tra gli stormi ed i banchi, fa parte della sopravvivenza evitarsi pur camminando accanto, basta saper bene quale strada percorrere e quale evitare...
ROBERTO: dunque anche te ti piaccion le vespe? POETA: certo ma da pochi anni sono un Vespista da nulla io... ROBERTO: io da ragazzino facevo le ginkane, anche in trasferta fino al nord POETA: io giravo con il Fantic e le vespe mi facevano pure skifetto! ROBERTO: un amore quello per la vespa che non mi ha mai abbandonato POETA: invece a me mi ha travolto insolito in tarda età, sarà che non avevo proprio null'altro da fare!!! ROBERTO: oggi si trova di tutto un tempo si andava da Bella Chioma a Porta Portese sai... POETA: sì lo so, anche io ci sono andato una volta a beccarmi una fregatura! ROBERTO: "sorride" posso immaginare... POETA: c'è ancora quel banco? ROBERTO: no credo sia morto da qualche anno ora ci sono due dei tre figli, uno si è ripreso da un passato un po' balordo, l'altro ancora zoppica dal tremendo incidente che ebbe in gioventù dicono su una 90ss.. POETA: cavolo e vendono ancora vecchi ricambi? ROBERTO: certo, ma sono anni che non vado... POETA: sarebbe bello farci un giro una domenica, mi farebbe enorme piacere andarci in vespa assieme! ROBERTO: mi sa di cavolata, ma in vero anche io ne avrei piacere! POETA: Ok ci vediamo quindi domenica mattina alla Zio D'America vieni in vespa... ROBERTO: ma sì, dai! POETA: Gli compro una cavolata, anche se son certo che sarà una fregatura... ROBERTO: da bella chioma non si compra per utilità ma per affetto--- POETA: ci si capisce al volo tra noi Vespisti! ROBERTO: c'è uno su internet che ha scritto una volta che "Noi vespisti siamo tutti uguali tutti proprio identici a lui!", ma lo sai che aveva proprio ragione! POETA:.... ah! Sì e come si chiama? ROBERTO: mi pare un tal Poeta, su vepsaforever, scrive scemenze simili ma mi sa che ci capisce... POETA: "sorrido tra me e me", sarà il solito fissato con trenta vespe che non ha un cavolo da fare nella vita che scrivere su di un forum per certo! ROBERTO: è un mondo vario il nostro, fatto di Belle Chiome, Poeti e fissati varii... siamo tanti e tutti in vero squilibrati a mio dire! POETA: vabbè ci si vede domenica in vespa... ROBERTO: contaci!
Alle sei di mattina fa sempre freddo sui banchi di Trastevere a Porta Portese, il fiume imbrigliato negli alti argini Piemontesi emana il suo freddo alito fin lì, lo porta la notte, un uomo zoppo ad una gamba non più giovane alza una vecchia serranda, il fratello prima delle nove non si alza, l'odore quello acre di olio e ferraccio si fonde a quello del fiume, qualcuno anche oggi verrà a questo banco a comprarsi un vecchio carburatore, la trattativa sarà estenuante...internet rovina il mercato, e non ci sono più i polli di un tempo!
Eccolo alto magro, scarpe buone... di cErto non ci capisce nulla, girA e rigira TRA LE MANI un 19 shbc...20 euro spesi male...faccio finta di nulla e chiedo: "quanto costa questo carburatore del primavera?" lo zoppo si avvicina con fare beffardo...
sono l'ultimo POLLO sulla faccia della terra ...
Scocco non approverebbe, Roberto mi guArda basito, mi ha riconosciuto forse...
solo vorrei Bella chioma qui ad insultarmi e rifilarmi un'altra sola,
vorrei avere ancora 16 anni...
e che il mondo che ho imparato solo oggi a conoscere esistesse ancora!!!
addio bella chioma, pago il conto e torno al mio box...
Poeta ti saluta.
VESPA ROMA
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pugnodidadi |
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vesbat96
Utente Senior
   

Regione: Lombardia
Prov.: Varese
Città: jerago con orago
1490 Messaggi |
Inserito il - 04/12/2013 : 14:17:58
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Poeta leggerti è un toccasana.
Noi non abbiamo mai conosciuto quei mondi (gira voce che anche a varese ci fosse un banco simile...) e oggi i ricambisti sono sempre più spesso freddi e perlopiù sostituibili con automi. Spesso girando in vespa, il solito vecchio PX che ne ha sempre una, capita di immaginare a come vivessero la vespa i nostri coetanei 30 anni fa.
A 16 anni qualcuno ci è rimasto, li trovi in strada in vespa che cercano gara, ed è un bene, sennò queste storie verrebbero sepolte da un putrido velo di "maturità e dignità", che altro non fa che togliere purezza...
Grazie di queste parole poeta 
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poeta
Moderatore
    

Prov.: Roma
Città: roma
25632 Messaggi |
Inserito il - 04/12/2013 : 19:58:07
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"Una vespa in fin dei conti non puoi solo comprarla, perché sia tua veramente devi desiderarla in primo, poi maledirla per tutte le volte che a chilometri da casa ti pianterà nel bel mezzo del diluvio, sarà allora che armato più di testardaggine che di consapevolezza inizierai a smontare quel primo cilindro, credendo alla solita bugia che sia facile su una vespa!
Passeranno giorni e stagioni, forse anni... sopravvissuto alle mode, ai limiti di circolazione, ai freni pessimi ed al solito pirata della strada eccoti sulla TUA Vespa!
Eppure è TUA in vero da tanto troppo tempo, ma solo oggi ti senti di non potertene più separare, oggi che ripensi alla roscetta della terza B, a quella fuga al mare, a quel pianto nascosto dalla pioggia sul volto... lei era con te, inesauribile, fedele, era allora solo una Vespa, la stessa che oggi brilla di rivalsa dopo il miglior restauro, ancora ti dolgono le mani certo.... ma oggi salendo lo hai avvertito come mai prima....
la Tua Vespa... accidenti, più che sotto ti vien da dire che la hai dentro, sì dentro al cuore, al tuo fragile cuore di vespa..."
VESPASSION
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pugnodidadi |
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fabio.81
Utente Medio
 
Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma
149 Messaggi |
Inserito il - 06/12/2013 : 16:41:44
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Complimenti Poeta... per quello che dici,per come lo dici! per come riesci a far vivere ed assaporare situazioni che non ci sono piu..sprazzi di vita che le ultime generazioni non avranno mai il piacere di toccare... |
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